venerdì 13 gennaio 2012

Le mie donne




Le mie donne





Gli odori dei sapori invernali,

mi riportano

a casa.

Là, dove le mie donne mi aspettano.

Dove

Mani secche e nodose

srotolano un rosario

che sembra fatto di semi,

e labbra si schiudono

in piccole e silenziose

preghiere,

rivolte ad un Dio

che non smettono

mai d'amare.

Mi accolgono,

come si accoglie

la pioggia nei giorni caldi e asciutti

d'Agosto.

Mi sorridono,

come se fossi un giorno di festa.

Non mi fermano,

quando decido di andare.

Seguono i miei passi in silenzio,

e aspettando un altro ritorno

rincominciano a pregare.







3 commenti:

Luigi Squeo ha detto...

La luce è bianca e si diverte formando arcobaleno che prendono in giro la serietà del mondo.
Il cuore è rosso e si prende gioco della nostra vita circolando anche per zone inopportune.
Perchè dobbiamo usare il nero che richiama tristezza, affossa la speranza e nega il sorriso?
Amore, gioia sono risonanti all'essere positivo mentre scompaiono nelle tinte fosche.

S.O. ha detto...

stupendo!

anghelika ha detto...

che dire.. leggendo questi versi tutto si materializza davanti agli occhi, la sensazione è quella d'essere lì e di guardare "le tue donne" che pregano, che non smettono e che non smetteranno mai di pregare. Non conosco gli odori invernali della tua terra, ma immagino che ci sia anche il profumo del mare.
Mi piacciono molto questi versi.
Angie